Apparenza e realtà

“È meglio una vita miserabile […] che l’esistenza protetta da una società organizzata in cui tutto sia previsto, tutto perfetto”.

Il film La dolce vita di Fellini del 1960 è conosciuto in tutto il mondo per la scena in cui la protagonista Silvia, interpretato da Anita Ekberg, fa il bagno nella Fontana di Trevi e Marcello, interpretato da Marcello Mastroianni, sfiora le sue spalle. Inoffensiva per le norme di oggi quella sequenza ha provocato in quel tempo un grande scandalo.

Il film deve essere visto nel contesto di un’Italia nel boom degli anni Sessanta in cui i principi e valori della società stavano cambiando.

In un episodio, Marcello segue Maddalena, la figlia di un ricco personaggio per scrivere un articolo e poi passa la notte con lei. Siccome lui non ritorna a casa quella notte come altre, la sua fidanzata tenta di suicidarsi. Marcello è sconvolto e teme di perderla, ma questo non lo porta a cambiare il suo comportamento. Fellini mette a confronto la natura degli uomini che vogliono libertà, anche per quanto riguarda l’amore, e il dovere di fedeltà imposto da un rapporto fisso.  

Nella famosa scena della  Fontana di Trevi Marcello, sfiorandole lespalle, dice a Silvia “Sei la prima donna del giorno della Creazione. Sei la madre, la sorella, l’amante, l’amica, l’angelo, il diavolo, la terra, la casa„. Questa frase spiega che ciascuna donna ricopre diversi ruoli. Anche se viene rispettata come madre e come sorella, nonostante ció donne, belle come Sylvia vengono considerate dagli uomini come oggetti sessuali.

Ancora facendo un confronto fra apparenza e realtà nella società, Fellini mostra la storia di un intellettuale, Steiner. Marcello crede che Steiner abbia tutto quello che un uomo potrebbe volere nella sua vita: il successo, una casa grande, bambini bellissimi, amici interessanti. Ma è infelice a causa delle costrizioni della società; lo si capisce quando dice “[è] meglio una vita miserabile […] che l’esistenza protetta da una società organizzata in cui tutto sia previsto, tutto perfetto”. Un giorno, non essendo più capace di sopportarlo, ammazza i suoi piccoli e poi sé stesso.

Il film La dolce vita è uno specchio che mostra le contraddizioni, le costrizioni e i miti che esistono nella società. Se l’esistenza fosse regolata e prevista dalla società come dice Steiner, la vita non sarebbe dolce, ma amara.

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