“Tu sei tutto… tu sei moglie, amante, amica, sorella, mamma” è uno dei complimenti fatti dal protagonista del film La dolce vita a una delle tante donne che vorrebbe conquistare. Emma, Sylvia, Maddalena, Fanny non sono niente di tutto ciò per Marcello che non sa né chi è né cosa vuole. Di lui sappiamo solo cosa NON è: non è un compagno fedele, non è un figlio devoto, non è un amico sincero e non è nemmeno contento di sé.
La sua incertezza rispecchia il crucio dell’uomo moderno e per questo il film risulta ancora molto attuale. La vita del protagonista ruota attorno alle donne di cui costantemente si invaghisce un po’ per noia, un po’ per abitudine. La fidanzata, Emma, infatti lo opprime e lo tiene intrappolato in una relazione stanca e, a tratti, malata. Maddalena non è che il suo alter ego femminile: sembrano perfetti l’uno per l’altra ma neppure lei è felice e sa cosa vuole veramente dalla vita e dalla loro relazione. La bellissima Sylvia, famosa per l’iconica scena sulla fontana di Trevi, invece, rappresenta una delle sue tante, effimere infatuazioni. Fanny, l’attraente ballerina francese che lavora in un night club frequentato dal protagonista, è una delle sue innumerevoli “scappatelle”. La ballerina infatti elogia il padre di Marcello come un vero gentiluomo, facendoci intendere che il figlio non si fosse comportato bene con lei.
Tra i diversi incontri di Marcello con personaggi femminili, emerge la figura di Paola, una ragazzina che lavora come cameriera in una trattoria sul mare, di cui Marcello nota la precoce bellezza, che sembra riuscire a far luce per un momento sulla vita di Marcello. A lui confida spontaneamente il desiderio di diventare dattilografa e sempre a lei viene affidata l’inquadratura finale. A lei che sorridente, mentre riconosce Marcello sulla spiaggia, vuole comunicargli di essere riuscita a coronare il suo sogno, ma Marcello non è più quell’uomo che poco tempo prima si era fermato a parlare con lei e non la capisce o addirittura non vuole capirla. Tra di loro si è creata una distanza, non solo fisica, che non si riesce più a colmare. Ora Marcello è del tutto disincantato, non ambisce nemmeno più a scrivere testi letterari o a trovare l’amore, seppur fugace. Ha completamente abbandonato le sue aspirazione, non si chiede nemmeno più chi è e cosa vuole.