Ciao a tutti!
Benvenuti a un nuovo episodio del podcast in lingua italiana degli studenti del dipartimento di Romanistica dell’università Heinrich-Heine di Düsseldorf.
Questo podcast è dedicato a chi impara l’italiano e vive in un paese germanofono o a italiani che imparano il tedesco. Cercheremo infatti spesso di mettere in evidenza le differenze tra le due lingue.
Questo episodio fa parte della rubrica dedicata ai falsi amici.
Il mio nome è Sabrina e oggi vi parlerò per la seconda volta a modo mio di questo argomento.
Vi ricordate i tre gruppi di parole di cui avevamo parlato la scorsa volta? Beh, oggi ve ne presenterò altri tre che, come sempre, spero vi aiuteranno a non commettere più malintesi…
Iniziamo subito con la parola asilo ed ecco il primo esempio:
Ci troviamo in un parco e due mamme fanno amicizia e iniziano a chiacchierare sui loro bambini. Una delle due mamme ad un certo punto racconta all’altra di quanto sia felice che i suoi bambini da settembre andranno all’asilo e che la mattina lei avrà un po’ più di tempo per sé stessa. L’altra mamma che parla con un accento straniero, anche un po’ tedesco, la guarda stranita e poi domanda “Quando hai imparato a parlare l’italiano così bene? Siete profughi? Da che paese venite? Siete perseguitati politici? Mi dispiace per i bambini…”
Ecco qui come possono nascere dei fraintendimenti su queste due parole. La prima signora, infatti, per asilo intendeva quel un luogo in cui c’è tanta vita, allegria e divertimento, quel posto in cui i bambini si divertono, imparano ma soprattutto, diciamoci la verità, dove gridano e fanno casino. Avete capito quindi? Beh, intendeva un Kindergarten. Invece, quello a cui stava pensando la seconda signora era ad un Asyl, che in italiano porta sì la parola asilo ma sempre, e mi raccomando ricordatevelo, sempre, accompagnata dalla parola politico, quindi asilo politico.
Passiamo adesso ad un’altra parola che secondo me può creare dei malintesi molto divertenti.
Ci troviamo in un museo e un gruppo di tedeschi decide di voler prendere una guida turistica italiana per farsi spiegare le varie opere e capire meglio quello che stanno guardando. Arrivati davanti al primo quadro, la guida inizia a raccontare un po’ sulla vita dell’artista del quadro e nota che tutti i tedeschi iniziano a fare delle facce strane e a ridere… All’inizio la guida decide di non dire nulla però arrivati davanti al terzo quadro e vedendo di nuovo i visi dei tedeschi e le loro espressioni nel sentire la parola artista, decide di chiedere loro quale sia la cosa divertente. Un tedesco allora la guarda e le risponde ‘no no non ridiamo per lei, ridiamo perché non pensavamo che qui in Italia gli artisti dipingessero quadri, da noi fanno solo spettacoli al circo’.
Ecco un altro malinteso. Un artista in italiano può essere un pittore, uno scultore, un musicista, insomma un artista è Künstler in tedesco, mentre quello di cui i ragazzi tedeschi pensavano si trattasse era di un acrobata da circo perché come ben sapete, Artist in tedesco è quello.
E ora passiamo alla terza situazione ambigua e divertente:
Siamo in un torneo di tennis molto molto importante e i due giocatori che si sfideranno sono di nazionalità diverse. Uno è italiano e l’altro è tedesco. Entrambi hanno un inglese pessimo e quindi devono un po’ arrangiarsi con qualche parola buttata lì a caso e con il linguaggio del corpo. L’italiano si avvicina al tedesco e inizia a chiedergli dove siano finite le sue racchette, non le trova più. Il tedesco alla parola Rakete alza gli occhi al cielo ma non vede nulla, così risponde solo ‘Nein nein’. L’italiano stupito dalla reazione del tedesco nel guardare verso il cielo si chiede come mai, inizia a pensare che il tedesco sia un po’ fuori di testa… come fanno le racchette a cadere dal cielo? Si chiede.
Ed ecco il terzo malinteso. La racchetta non è die Rakete, die Rakete in italiano si dice razzo, e quelli sì che vanno in cielo. La racchetta è semplicemente quell’attrezzo con cui si gioca a tennis che in tedesco sarebbe ein Tennisschläger.
Spero tanto che la puntata di oggi vi sia stata utile, che abbiate imparato qualcosa di nuovo ma che soprattutto sia che si parli di asilo, di artista o di racchetta sappiate riconoscere le differenze tra l’italiano e il tedesco!
Ah e non dimenticate di commentare il nostro blog se anche a voi sono successe situazioni simili!
Un saluto da Sabrina e alla prossima!