Ciao a tutti, mi chiamo Cristiana e studio l’italiano all’Università Heinrich Heine di Düsseldorf. In questa puntata vorrei parlarvi di alcuni italianismi. Pensate un po’! Senza saperlo parliamo tutti l’italiano. No, sto scherzando! Ma dietro questo scherzo si nasconde anche una piccola verità. Un italianismo è un prestito dall’italiano in un’altra lingua. Nella sua lunga storia l’italiano ha comunque seminato moltissime parole nelle lingue straniere.
Oggi parliamo degli italianismi nella lingua tedesca e siccome sono di madrelingua tedesca, all’inizio mi è stato veramente difficile trovare delle parole per questa puntata. Ma proprio questo ci fa capire come molti prestiti dall’italiano siano ormai così familiari che non li percepiamo più come prestiti.
Certo si pensa subito prima al cibo italiano, a pizza, spaghetti, prosecco…
Ma se guardiamo la lunga storia italiana, vediamo che l’Italia è stata per secoli culla della cultura occidentale, interagendo e influenzando tante nazioni nell’ambito bancario, nella musica, nel teatro, nel cinema, nell’architettura e nel calcio…solo per citarne alcuni.
Il mio primo italianismo viene dell’ambito della musica e del teatro: diva
Diva deriva dalla parola latina diva, die Göttliche. In Italia il termine diva è stato applicato nel Settecento a donne celebri dell’opera, ma anche del teatro. L’espressione divenne comune nella lingua tedesca nella seconda metà del Ottocento e da allora è stata usata anche per artisti di lingua tedesca, principalmente per donne eccezionali che sono consapevoli della loro „unicità“ e celebrano ampiamente il ruolo destinato a loro.
Per questo comportamento la parola Diva in tedesco oggi ha anche una connotazione negativa, sia per una donna che per un uomo. Diva viene chiamata una persona molto eccentrica, capricciosa, arrogante, troppo certa di sé stessa, che si dà delle arie. In tedesco esiste l’aggettivo divenhaft, divino, e il sostantivo Diventum che può essere collegato al malumore, ai capricci, al disprezzo o addirittura a molestie personali se una persona si da troppo delle arie e si sente troppo importante.
Anche se la parola Diva viene dall’italiano in tedesco il plurale viene formato differentemente ed è Diveno Divas.
Ancora oggi una diva è una cantante celebre soprattutto dell’opera, ma può esserlo anche una Popstar o un’attrice famosa.
Il mio secondo italianismo viene dall’ambito dell’architettura: villa.
Anche questa parola deriva dal latino e non significa altro che casa di campagna o tenuta di campagna. Quindi una volta si riferiva alla casa o alla tenuta di un proprietario terriero per lo più ricco. Nel Cinquecento, grazie in particolare al famoso architetto Andrea Palladio, la villa in campagna divenne un importante luogo per i ricchi cittadini per stare al fresco in estate. Successivamente, nell’Ottocento, con questo termine si intendeva anche un bene rappresentativo delle classi dirigenti non solo in campagna, ma anche in città.
In tedesco una Villa è una grande casa singola, elegante e situata in un giardino o un parco, a volte in periferia. Il plurale della parola Villa in tedesco è Villen e non ville come in italiano.
L’ultimo italianismo di oggi viene dal calcio: catenaccio
Cosa sarebbe l’Italia senza il calcio e così non ci stupisce che ci siano italianismi anche in questo settore.
Il termine catenaccio al giorno d’oggi descrive un modo di giocare a calcio molto difensivo, un sistema reattivo e basato sul contropiede.
Ma il termine catenaccio era in realtà il nome di un certo sistema, introdotto da Nereo Rocco alla Triestina nel 1947 e per il suo successo giocato anche da altre grandi squadre.
Nel mondo del calcio Catenaccio sarà sempre associato al nome Helenio Herrera, anche se non l’ha inventato lui. Nel 1960 è passato all’Inter e ha vinto tre scudetti e due Coppe dei Campioni in otto anni con la sua nuova squadra. L’argentino ha messo fine alle nozioni romantiche sul calcio. Ha detto: „Nient’altro che chiacchiere è il discorso di un gioco attraente e offensivo.”
Lo scopo del calcio è stato reinterpretato: non si trattava più di segnare più gol dell’avversario. L’obiettivo ora era quello di subire meno gol rispetto all’altra squadra. E sì, questa è una grande differenza.
Siccome questa tattica è così difensiva viene chiamata catenaccio, derRiegelo anche die Sperrkette. Ora questo sistema molto difensivo è disapprovato, perché rende una partita molto noiosa per il pubblico.
Ecco, questi sono gli italianismi che vi volevo presentare per oggi. Ce ne sono ancora tanti altri, ma tante volte parlando non ce ne rendiamo proprio conto. Perciò come dicevo all’inizio: Parliamo tutti un po’ di italiano.
Ciao a tutti e alla prossima puntata!
Cristiana, corso Interkulturelle Kommunikation, Sprachpraxis Italienisch