4_L’Erasmus in Germania di Federico, Lorenzo e Francesco

Federico: Ultima lezione oggi, ah finalmente un po’ di meritato riposo.

Lorenzo: Eh si, in realtà un po’ mi dispiace, alla fine non è stato così pesante. 

Francesco: Si è vero, rispetto all’Italia qui le lezioni sono finite un po’ più tardi, ma il carico durante il semestre è stato inferiore 

Federico: Hai ragione, in Italia avremmo appena finito della sessione d’esami. Come avete trovato il metodo universitario tedesco?

Lorenzo: Io ho trovato che i professori fossero molto meno autoritari rispetto a quelli italiani.

Francesco: Vero. E poi c’è una maggiore scelta di corsi, nonostante il numero degli studenti sia inferiore e quindi ho potuto seguire i corsi che più mi piacevano.  

Federico: Una cosa che ho apprezzato è stato che durante i corsi c’erano pochi studenti, di conseguenza c’era un rapporto più diretto con i docenti. In Italia questa cosa capita raramente, non credete?

Lorenzo: Eh si, effettivamente talvolta in Italia siamo così tante persone a lezione che all’ esame non ti riconoscono neanche. Alcune volte sembra quasi di essere solo numeri. 

Francesco: Io in più ho molto apprezzato il metodo dei Referat, simili alle nostre presentazioni, che abituano lo studente a preparare e tenere un discorso davanti a un pubblico. Proprio la settimana scorsa ne ho avuto uno. Ho analizzato un articolo di un giornale italiano in lingua tedesca parlando per oltre venti minuti davanti ai miei compagni e al professore.

Lorenzo: Eri nervoso?

Francesco: A dire il vero sì ma per fortuna nessuno se n’è accorto, sono riuscito comunque a gestire piuttosto bene l’ansia e la presentazione è andata alla grande. Alla fine, è nata addirittura un dibattito che è andato avanti fino alla fine della lezione.

Lorenzo: Già, nascono sempre spunti di riflessione interessanti durante i Referat.

Federico: E gli Hausarbeit? Anche quello è un buon metodo per approfondire le cose che più ci piacciono. È un lavoro molto creativo e in più, aiutano a formare un pensiero critico. In Italia non mi era mai capitato di scriverne uno.

Francesco: È vero, in Italia siamo più abituati a leggere i lavori altrui, andiamo in crisi di fronte ad un compito scritto ma siamo abituati a fare le interrogazioni dalle scuole elementari e poi per tutto il percorso scolastico, dalle medie alle superiori, fino ad arrivare all’università.

Lorenzo: Eh, infatti, non sarà per questo motivo che quando si tratta di affrontare esami orali siamo insuperabili?! Ormai siamo così abituati a destreggiarci tra i vari argomenti, anche senza una preparazione tanto approfondita. 

Federico: Vero, un tedesco magari andrebbe in crisi. Noi riusciamo sempre a cavarcela anche in situazioni scomode.

Francesco: Beh, si potrebbe consigliare ai nostri politici di farsi un giretto nelle università tedesche.

Federico, Lorenzo: (risata)

Lorenzo: Vabbè, ragazzi io vi saluto perché devo preparare velocemente le valige. Il mio volo è domani mattina alle sei da Düsseldorf e arrivo a Napoli alle 8.

Federico: Io le ho già fatte, parto domattina e arrivo in Sicilia alle 12.

Francesco: Io invece mi trattengo ancora una settimana per fare un viaggetto a Berlino. Ci sono già stato due volte, ma mi è piaciuta così tanto che non potevo non ritornarci prima di ripartire definitivamente per l’Italia. Beh, allora ci si vede a settembre?

Federico: Oh se avete tempo venite a trovarmi in Sicilia.

Francesco: Che ne dici, ci organizziamo?

Lorenzo: Sisi, dai si può fare.

Francesco: Okay, sentiamoci appena torno da Berlino.

Lorenzo: Ciao!

Federico: Vai ci sta, ciao!

3_Laura, Raffaele e la discriminazione di genere

Donna = “minoranza”. Il peso delle etichette

Raffaele: Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo episodio del podcast in lingua italiana degli studenti del dipartimento di Romanistica dell’università Heinrich-Heine di Düsseldorf. Questo podcast è dedicato a chi impara l’italiano e vive in un paese germanofono. Il mio nome è Raffaele, oggi sono qui con Laura e parleremo del ruolo della donna all’interno della società. Ciao Laura!

Laura: Ciao Raffaele e ciao a tutti gli ascoltatori del podcast e benvenuti! 

Raffaele: Benvenuti anche di nuovo da parte mia. Allora, Laura, la prima domanda che vorrei farti è: secondo te c’è una parola chiave associabile al concetto di donna o al ruolo di donna all’interno della società, che è un po’ connotata negativamente?

Laura: Sicuramente sì ed è la parola “minoranza”, che mi capita di sentire spesso in relazione alle donne e non solo, ma a gruppi che sono considerati minoritari rispetto ad una maggioranza, che ha appunto un’accezione negativa perché significa porre in una posizione di inferiorità un gruppo rispetto ad un altro.

Raffaele: Mmh e volendo fare degli esempi in merito ad altri gruppi, quale potrebbe essere uno, una minoranza secondo te o quella che viene vista [come] una “minoranza”?

Laura: Beh innanzitutto anche il gruppo LGBTQ+, di cui si sente tanto, tanto parlare, a cui spesso viene data questa etichetta purtroppo.

Raffaele: Sì, effettivamente mi associo a te e direi anche “purtroppo”, perché come hai detto all’inizio è comunque dare già una, una connotazione negativa ad un determinato gruppo. E ritornando un po’ sulla donna, e quindi diciamo come si pone la donna all’interno della società, e volendo un po’ scavare da un punto di vista più specifico, cioè nel contesto lavorativo, ti è mai capitat[o] di essere vista come una minoranza, hai avuto esperienze del genere?

Laura: Sicuramente, tantissime! Più in Italia che in Germania, devo dire, però sì, mi è capitato. In Italia [nel]la prima esperienza di lavoro ero proprio vista come la donna che faceva la traduttrice o l’interprete e basta, perché in quanto donna quello era il mio ruolo e quello lo sarebbe stato se fossi rimasta, nonostante comunque le buone condizioni lavorative, di stipendio, di vita…

Raffaele: Certo…

Laura. E tutto il resto…

Laura: Però, sì…

Raffaele: Quindi, e comunque spero che poi trasferendoti qui ci sia stato un miglioramento da questo punto di vista, mi auguro?

Laura: Assolutamente sì, assolutamente. Certo è che l’essere percepito come una minoranza è relativo molto anche al settore lavorativo, perché lavorando nel settore automobilistico è in automatico visto come, la donna è vista come una minoranza.

Raffaele: Sì, quasi come l’eccezione piuttosto che la regola, ecco…

Laura: Sì…

Raffaele: E [l’] ultima domanda sarebbe quindi: cosa bisognerebbe fare per cambiare questa situazione?

Laura: Mmm…ma innanzitutto smettere un po’ di… È, è a mio parere una cosa mentale deve, deve esserci un cambiamento nella mentalità di, di tutte le persone: smettere di vedere una persona in quanto donna, in quanto uomo, in quanto appartenente alla comunità LGBTQ+. Noi non siamo questo, siamo delle persone…

Raffaele: Certo…

Laura: …E poi siamo quello che è la nostra sessualità e tutto il resto, quindi per me innanzitutto deve esserci un cambiamento di mentalità.

Raffaele: Grazie Laura per il tuo tempo e…

Laura: E a te Raffaele per le tue interessantissime domande!

Raffaele: Un saluto agli ascoltatori e alle ascoltatrici.

Laura: Alla prossima!

2_Debora e Maria Rosaria: tra Nord e Sud Italia

Deborah Ciao a tutti, benvenuti a un nuovo episodio del podcast in lingua italiana degli studenti del dipartimento di romanistica dell’università Heinrich Heine di Düsseldorf.

Questo podcast è dedicato a chi impara l’italiano e vive in un paese germanofono o a italiani che imparano il tedesco. In questo episodio parleremo dell’Italia e cercheremo di evidenziare le differenze tra il nord e il sud del Paese.

Io sono Deborah, vengo da Milano e oggi sono qui con un’altra ragazza italiana, anche lei come me in Erasmus qui a Düsseldorf ormai da 4 mesi.

Maria Rosaria Ciao a tutti, io sono Maria Rosaria e vengo dalla Calabria, tu ci sei mai stata?

Deborah No, non ci sono mai stata ma so che avete delle belle spiagge, un bel mare e la vostra cucina è eccezionale; sai, però, nonostante tutto dalle mie parti dicono che siete un po’ rumorosi.

Maria Rosaria Sì è vero, anche da noi si dice che voi al nord siete un po’ freddi e pensate solo al lavoro e non riposate mai. Ma si sa che molte delle cose negative che si dicono sia del sud che del nord sono solo stereotipi alla fine. Ad esempio Milano è molto bella e rinomata soprattutto per la fashion week.

Deborah Sì, infatti, Milano è bella perché è il centro della moda italiana. Io, ad esempio, esco spesso con le mie amiche in centro e andiamo insieme per le vie storiche a fare shopping. Magari se vieni a trovarmi possiamo anche andare insieme.

Maria Rosaria Mi piacerebbe molto! E poi so che a Milano arriva tanta gente da ogni parte del mondo per questi eventi; infatti, potremmo dire che è un centro multiculturale.

Deborah Sì, infatti questo è un aspetto positivo, ma l’aspetto negativo è che purtroppo l’identità culturale milanese si sta perdendo. Ad esempio da noi non si parla più il dialetto o, meglio, solo i più anziani lo parlano ma non è stato trasmesso alle nuove generazioni. Anche per quanto riguarda il cibo voi date un’importanza maggiore alla tradizione culinaria, mentre da noi si punta di più sulla praticità e sulla velocità.

Maria Rosaria È vero da noi si mangia bene e tanto, soprattutto se si parla di feste e matrimoni in cui le portate sembrano infinite. Oppure quando arriva Natale o Pasqua cuciniamo dolci tipici della nostra regione; infatti, noi siamo ancora molto legati alle tradizioni, ad esempio, anche il dialetto fa parte della nostra identità culturale. Io lo parlo in famiglia ma anche con i miei coetanei. 

Giù al sud l’unico grande problema è il lavoro, infatti molti giovani si spostano al nord perché lì le possibilità lavorative sono maggiori. È un vero peccato perché il meridione è un territorio che ha tanto da offrire.

Deborah E tu, invece, cosa pensi di fare in futuro per quanto riguarda il tuo lavoro, rimanere in Germania o tornare a casa in Calabria?

Maria Rosaria Non penso di restare in Germania anche perché sono molto legata alla mia famiglia e alla mia terra e qui sentirei molto la loro mancanza. E i tuoi progetti quali sono?

Deborah Io non lo so ancora, non vorrei fermarmi a Milano ma fare nuove esperienze. Vedremo cosa ha la Germania da offrirmi.

Maria Rosaria E invece per questa estate hai in mente qualcosa?

Deborah Finito il mio Erasmus tornerò in Italia e forse trascorrerò qualche giorno al mare in Emilia-Romagna.

Maria Rosaria Comunque se non sei mai stata in Calabria potresti anche venire a trovarmi se hai un po’ di tempo libero.

Deborah Certo! Molto volentieri! Così mi fai scoprire di più sulla tua cultura!

La nostalgia di Selina, Elisa e Alessia

Moderatrice:

Ciao a tutti!

Benvenuti a un nuovo episodio del podcast in lingua italiana degli studenti I del dipartimento di Romanistica dell’università I Heinrich-Heine di Düsseldorf.

Questo podcast è dedicato a chi impara l’italiano e vive in un paese germanofono o a italiani che imparano il tedesco.

Oggi vi parleremo di quello che a noi manca dell’Italia dato che viviamo e studiamo qui in Germania. Sono qui con le mie amiche, Elisa e Selina. Come state?

Elisa:

Ciao a tutti! Sto bene grazie. È davvero molto bello partecipare a questo podcast.

Selina:

Sì, ciao! Anch’io sto bene. Ma a volte mi mancano alcune cose dell’Italia, specialmente adesso in estate.

Moderatrice:

Sì, capisco. Ma… cosa vi manca di più?

Selina:

Sai che cosa? Pensandoci… decisamente mi manca l’aperitivo, stare insieme con gli amici, rilassarsi con un vero aperitivo tipico italiano, con tutti gli spuntini deliziosi prima di cenare. Questo mi manca davvero tanto!

Elisa:

Assolutamente sì! Ma mi manca molto anche il mare. Passeggiare lungo la spiaggia o semplicemente passarci giornate intere, di questo sento davvero la mancanza. 

Moderatrice:

Eh sì, il mare purtroppo è lontano. E tornando al cibo?

Selina:

Beh, il cibo… beh, si sa, la cucina italiana è imbattibile. La pasta, la pizza, il gelato… certo, anche qui in Germania ci sono piatti buoni ma spesso mi sogno i sapori italiani.

Moderatrice:

Capisco bene. Eh… in che cosa particolarmente si distinguono L’Italia e la Germania?

Elisa:

Hmm, bella domanda. Penso nell’organizzazione e nella puntualità. Tutto qui funziona in modo molto strutturato. È stata un’esperienza interessante per me all’inizio.

Selina:

Sì, sicuramente. E anche la varietà di culture qui è proprio affascinante. Si incontrano tante persone diverse e si imparano altre prospettive, situazioni.

Moderatrice:

Percepisco molte emozioni e molta nostalgia. Molto bello. Ma del tempo qui in Germania non dite niente?

Elisa:

Ahahah,è vero. Mi sono dovuta abituare anche al tempo. Io vengo dal centro d’Italia e gli inverni non sono mai così freddi come qui.

Selina:

E poi qui piove sempre… Io vengo da Stoccarda e anche io ho l’impressione che a Düsseldorf il tempo è più brutto.

Moderatrice:

Beh, il tempo è veramente un fattore importante. Ci sono sempre dei lati positivi e negativi. Per concludere: Avete un consiglio da dare ad altri studenti che vanno in Italia, per vacanza o anche per l’Erasmus?

Selina:

Godetevi il cibo, il mare, il sole e la cultura. Quest’estate fino ad ora in Germania non è stata particolarmente bella; quindi, se avete la possibilità godetevi un’estate con amici, apertivi e giornate intere in spiaggia.

Elisa:

Concordo. E anche tutti i tesori culturali che offre l’Italia. Se invece non avete la possibilità di andarci quest’estate rimanete in contatto con i vostri cari che vivono lì. Anche questo aiuta a superare la nostalgia.

Moderatrice:

Grazie mille, Elisa e Selina, per i vostri pensieri e il vostro tempo. Questa è stata la nostra puntata del podcast in lingua italiana degli studenti del dipartimento di Romanistica dell’università Heinrich-Heine di Düsseldorf. Arrivederci e alla prossima!