Ciao a tutti!
Benvenuti a un nuovo episodio del podcast in lingua italiana degli studenti del dipartimento di Romanistica dell’università Heinrich-Heine di Düsseldorf.
Questo podcast è dedicato a chi impara l’italiano e vive in un paese germanofono o a italiani che imparano il tedesco, cercheremo infatti spesso di mettere in evidenza le differenze tra le due lingue.
Questo episodio fa parte della rubrica dedicata ai falsi amici.
Il mio nome è Sabrina e oggi vi parlerò a modo mio di questo argomento.
A quanti di voi, imparando una nuova lingua, è capitato di sbagliare parola e utilizzarne una simile o uguale pensando fosse quella giusta? Di trovarvi quindi in situazioni così imbarazzanti da volervi persino nascondere? a me, per esempio, è capitato. Mi ricordo ancora quella volta in cui durante il corso di tedesco, una mia amica, ricordandosi del mio compleanno, entrò in classe con un regalo per me. Era un libro per imparare il tedesco e io felicissima le dissi “ohh danke für das Regal”, tutti i miei compagni si misero a ridere e mi spiegarono che das Regal è lo scaffale mentre quello che volevo dire io ossia il regalo in tedesco si diceva das Geschenk. Ora ci rido su ma in quel momento ero troppo in imbarazzo… la cosa che mi consola è che primo eravamo tutti stranieri e secondo ero da tipo un mese in Germania, quindi, andava più che bene hahah. Come vi dicevo mi è capitato di fare figuracce e proprio con gli odiosissimi “falsi amici”, quelli che ci fanno capire una cosa per un’altra.
Nel caso dell’italiano e del tedesco questi errori sono infatti all’ordine del giorno!
Ora vi farò ora qualche esempio concreto. Ascoltate questa conversazione:
Markus è cresciuto in Germania perché suo padre è tedesco, ma sua madre è italiana. Dopo la scuola e la sua formazione lavoro decide di andare a vivere in Italia. Markus parla molto bene l’italiano, ma a volte senza accorgersene confonde una parola per l’altra e questo succede proprio con i falsi amici:
A lavoro il direttore gli affianca un impiegato con molta esperienza, Paolo, che dovrà spiegargli come funzionano le cose e che dovrà essere sempre a disposizione ogni qual volta Markus ne avrà bisogno.
I due iniziano a chiacchierare, a fare amicizia
Ascoltate la loro conversazione, io assumerò il ruolo di Paolo, il collega di Markus:
Markus: Paolo, tu per lavorare hai una tua camera? O l’azienda te ne procura una?
Paolo: No no, io lavoro solo qui. In camera mia mi rilasso e non penso di certo al lavoro… Tu ne stai cercando una? Guarda che conosco un’agenzia che affitta camere ad un buonissimo prezzo, se vuoi ti do il loro numero.
Markus: No no, io ho già una casa… Intendevo una camera per fare le foto…
Paolo: Ahh ora ho capito, intendi la macchina fotografica! Camera in italiano è una stanza. Sai quelle in casa come la camera da letto.
Markus: Oh scusa, a volte mi sbaglio ancora, è che in tedesco si chiama Kamera lo strumento per fare delle fotografie.
Paolo: Ma va tranquillo. Allora Markus, dimmi un po’, ti piace qui?
Markus: Certo, sembrate tutti molto simpatici e prima ho visto la cantina, spettacolare, non vedo l’ora che arrivi la pausa pranzo per mangiare lì. L’hanno rinnovata da poco?
Paolo: Sei stato giù in cantina? Ma è orrenda, piena di ragnatele e buia. Nessuno mangia lì sotto… Noi mangiamo nella mensa. La cantina è un ripostiglio nel seminterrato dove si depositano cose vecchie. Mi capisci?
Markus: Oh scusa è che in tedesco Kantine è il posto dove si mangia e pensavo si dicesse così anche in italiano. Ora però ho capito. Kantine si dice mensa in italiano, mentre la cantina è quello che da noi sarebbe Keller.
Paolo: Guarda io il tedesco l’ho studiato alle superiori ma non mi ricordo proprio nulla però se dici che si dice così va bene hahah.
Markus: Comunque volevo farti una domanda un po’ personale… Se non vuoi rispondere non sei obbligato tranquillo…
Paolo: Dimmi tutto
Markus: Okay. Tu quanto guadagni al mese?
Paolo: 2000 euro al mese, ma lavoro qui da molto tempo, quindi è normalissimo se tu prendi meno.
Markus: Brutto?
Paolo: Cosa? Io? Oggi sono pure vestito bene dai…
Markus: No non tu, intendo i soldi sono in Brutto o tolte le tasse?
Paolo: Ahhh intendi lordo. Lordo significa quando dallo stipendio ancora non sono state effettuate delle detrazioni.
Markus: Scusami! Pensavo si dicesse Brutto come in tedesco.
Paolo: Hahah no. Quando dici brutto ad una persona significa solo che non è bella capisci? Meglio se non lo dici a nessuno qui, sono un po’ permalosi i colleghi.
In questo dialogo abbiamo visto come tre falsi amici possono rendere una conversazione un po’ più complicata. Prima abbiamo parlato della differenza tra camera, cioè stanza, che in tedesco si dice Zimmer e macchina fotografica, ossia lo strumento per fare delle foto o dei video che in tedesco si dice proprio Kamera.
Poi siamo passati alla differenza tra cantina, ripostiglio in cui si mettono cose vecchie che in tedesco è der Keller la parola tedesca Kantine simile per pronuncia che significa invece mensa, luogo in cui si mangia.
E infine, abbiamo visto la differenza tra brutto, che in italiano è solo il contrario di bello che in tedesco si dice hässlich, e Brutto in tedesco che si riferisce alla retribuzione lorda, cioè allo stipendio a cui non sono state ancora tolte le tasse. A questo c’è da aggiungere che in italiano “lordo” significa anche “sporco”, quindi attenzione agli amici tedeschi ad usare questo termine in modo appropriato nei corrispettivi contesti.
Situazioni di questo genere sono capitate a tutti noi almeno una volta nella vita quindi non vergognatevi se vi è successo o se vi succederà. È una cosa normalissima di cui non bisogna demoralizzarsi quando ci si sbaglia, prendetelo invece come motivazione per imparare nuove parole. Io, ad esempio, ne ho fatte di figuracce di questo tipo ma con il tempo, ripensandoci, vi verrà un sorriso e ci riderete su, fidatevi!
Avete già fatto esperienze di questo genere e volete raccontarcelo?
Commentate allora il nostro blog.
Un saluto da Sabrina e alla prossima!